OMELIA di Domenica 1 agosto 2021 - 18ª T.O. / B
Eccoci! Riprendiamo, con il Vangelo di Giovanni, a seguire il catechismo che Gesù stesso fa in preparazione alla prima Comunione degli Apostoli e dei discepoli. E, certamente, anche per noi.
Gesù ha compiuto il grande segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci, con la collaborazione di un bambino che (come all'offertorio) condivide generosamente la sua merenda.
Ma la folla non ha capito il significato di quel gesto straordinario: pensano o sognano che Gesù moltiplicherà così pani e pesci per tutta la loro vita.
Ooh! Finalmente! Abbiamo risolto il problema del mezzogiorno, del pranzo, della cena, del pane e… del companatico!
Facciamolo RE e siamo a posto… per l’eternità. (!)
Il (povero) Maestro fugge (con quali sentimenti?!) e si sottrae a questo loro sconsiderato proposito.
Ma niente! È fuggito? Inseguiamolo! Lo cercano, lo trovano… “Maestro, come va? Come stai? Come mai sei qui?” E altri convenevoli.
Non hanno capito e persistono nel non voler capire.
Si, cari discepoli, sono contento che mi cerchiate ma cercate anche, e sforzatevi un po', di capirmi. Non pensiate di soddisfare soltanto la fame dello stomaco perché c'è anche un'altra fame e sete che, se ci pensate davvero, vi assillano. E soprattutto per queste io sono venuto. Credetemi: chi mangerà questo ALTRO pane che io vi darò non avrà più fame…
Bravoo!!! - continuano vociando, impeterriti, ottusi e inconsapevoli come scolaretti proprio somari - Dacci sempre questo pane! Dacci sempre questo pane!
(E la samaritana al pozzo di Giacobbe come reagiva? Idem! Come questi e come noi!)
E siamo sempre lì, non capiscono (o fanno/facciamo finta di non capire) ma il Maestro non si scoraggia e, finalmente, la dice tutta, e la spara grossa:
Io, sì io, sono… il pane della vita!
Roba da matti! Ma cosa stai dicendo? Non sei figlio di Giuseppe, di Maria? Che cosa mai stai dicendo?
Io sono disceso dal cielo e Dio, il Padre mio, mi ha mandato, credetemi!
Fatti capire, dacci un segno!
Per esempio, parlando di pane… nell'antichità Dio ha nutrito nel deserto i nostri padri con un pane disceso dal cielo, lo sanno tutti, la manna…
Si, ma anche la manna era un pane che perisce.
Io invece vi darò un pane vivo per il bene del mondo....
………………….
Vedremo, le prossime Domeniche, come va a finire il catechismo di Gesù. (Gv 6).
Oggi, intanto, noi che crediamo alla parola di Gesù e che facciamo la Comunione, chiediamo al Signore che possiamo accoglierlo più attentamente nella Messa, nella Eucaristia, nella Parola di Dio...
Noi un po', grazie a Dio, l'abbiamo capito ma facilmente ce ne dimentichiamo…”Fate questo in memoria…”
Dobbiamo realizzare ancora di più che Comunione vuol dire essere uniti più spesso e più profondamente a Dio e al prossimo.
Con l'Eucaristia troviamo anche l'altro segno di Gesù che lava i piedi come esempio e insegnamento indimenticabile di servizio: Gesù durante la solenne cena di Pasqua, per lui l'ultima, si mette stranamente a… lavare i piedi! E chi se lo scorda?! Comunione vuol dire servire, aiutare il prossimo, tutto il prossimo.
E nella Messa chiediamo allo Spirito Santo che trasforma il pane e il vino nella Persona adorabile di Gesù che trasformi anche tutti noi in Gesù, "riuniscici in un solo corpo"… Una comunione non solo individuale, tra me e Gesù e basta, ma anche comunitaria, con tutti. Riuniti in un solo corpo come a dire: tutti un solo cuore e un solo spirito. Tutti.
Ecco il pane della pace, della comunione fraterna per ogni momento della nostra vita. In chiesa, in casa, in ogni circostanza felice o difficile. Comunione è anche un impegno, la nuova Alleanza... altro che patto sociale!
In questi giorni delle olimpiadi in Giappone a Tokyo... pensiamo: quanti sacrifici fanno gli atleti per guadagnare 1 cm, 1/1000 di secondo, quanti sacrifici e quanta disciplina…
Ecco Gesù pensa a questo: sì datevi da fare per tutto quello che è bello, buono, utile, anche superfluo ma non dimenticate di ringraziare Dio,la preghiera, le opere di carità, la speranza anche nella vita eterna… che non è una iattura! Ma il culmine dell’Evoluzione, diciamo così… E invece non si ringrazia più nessuno. Tutto è dovuto e nessuno ha nessun dovere!!!!
Il Signore non dice solo "non dimenticatemi" ma dice proprio: "Amerai il Signore Dio tuo con TUTTO il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze"; noi istintivamente mettiamo al primo posto il pane materiale ma è sbagliato: al primo posto deve esserci Dio. Ed il resto, pane pesci e companatico, verranno conseguentemente: perché con Dio ci sono giustizia, pace, solidarietà, appunto: Comunione (con la C maiuscola).
E INVECE STIAMO "COSTRUENDO" LA BABELE DELL'ODIO, VANDALISMO, PREPOTENZA, INSIPIENZA... Il pane... del Diavolo, che non è Comunione ma DISUNIONE...
Ogni giorno ci impegniamo con sacrificio per pane, salute, serenità... Abbiamo sacrificato anche la Domenica alla vita materiale (spesso da schiavi e non da servitori) e l'abbiamo tolta al Padre che aveva detto (generosamente): "Sei giorni sono per te e uno per me".
Abbiamo cambiato questo rapporto con Dio. Ma abbiamo sbagliato e dobbiamo correggerci
Preghiamo Gesù con serenità e fiducia e chiediamo TUTTO il "nostro pane quotidiano" e non soltanto quello materiale. Perché da solo non basta. Non di solo pane vive l'uomo…
Ringraziamo il Signore che ci ha chiamati qui alla Santa Messa, per il pane disceso dal cielo, per la Comunione con Dio e tra di noi e con tutti. Rinnoviamo la nostra buona volontà.
Se i Santi sono gli atleti olimpionici del Signore anche noi cerchiamo, ogni giorno almeno dei piccoli record per il bene nostro, dei nostri cari (se li amiamo davvero e non “alla moda”) e anche per la salvezza, anche ecologica, del mondo intero.
Noi crediamo in te, Signore Gesù, TU sei il pane vivo della nostra giornata.
Grazie, Signore!