*** Link per il testo A'LZATI E VA'
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INDICE
Introduzione pag. 5
1. Primato dell’ascolto » 11
2. Scrutare i segni dei tempi » 20
3. Vivere oggi la fede in Gesù Cristo » 30
4. Testimoni credibili della fede » 37
5. «Alzati e va’…» » 51
Preghiera per il 2° Convegno
ecclesiale regionale 2013 » 55
INTRODUZIONE
1. PRIMATO DELL’ASCOLTO (SETTEMBRE/NOVEMBRE 2012)
PROGRAMMAZIONE DELL’ANNO PASTORALE 2012-2013
Gesti: ..............
Domande
1/1 «La fede nasce dall’ascolto della Parola». Il concilio Vaticano II nella Dei Verbum e nella riforma liturgica ci invita a rinnovare nelle comunità l’amore per le sacre Scritture. Anche il recente Sinodo dei vescovi sulla Parola con l’esortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini ha sottolineato questa dimensione essenziale. La nostra fede personale e comunitaria nasce dall’ascolto della parola
di Dio ed è alimentata da essa? In quali forme e con quali strumenti garantiamo il primato dell’ascolto?
1/2 Come la parola di Dio si colloca al centro della vita delle comunità? Come illumina e guida i progetti e i piani pastorali? Come ci accompagna nel declinare i percorsi di catechesi e annuncio? Come può diventare fonte ispiratrice delle scelte sociali, economiche e culturali di questo nostro tempo?
1/3 Come l’omelia può diventare sempre più un momento fondamentale attraverso cui la Parola illumina la vita delle persone e guida al discernimento dell’opera di Dio nella storia? Quali altre forme ordinare e straordinarie, anche alla luce dei nuovi linguaggi mediatici, si possono proporre per accostare sempre più le persone alla parola di Dio?
2. SCRUTARE I SEGNI DEI TEMPI (DICEMBRE 2012 – GENNAIO 2013)
TEMPO DI AVVENTO/NATALE TEMPO ORDINARIO
Gesti:
Domande
2/1 Cosa sta dicendo Dio oggi a noi credenti che viviamo nelle Marche attraverso le dinamiche storiche, culturali e sociali? Quali vie ci invita a percorrere? Quale conversione spirituale, pastorale e culturale viene richiesta a ciascuno di noi e alle nostre comunità? Ci troviamo di fronte al «pluralismo delle Marche», con riferimento agli immigrati e ai problemi di relazioni interculturali e interreligiose e al pluralismo «nelle» Marche quale regione al plurale. Quali le fatiche che troviamo oggi nel praticare il dialogo «fuori e dentro» la Chiesa? Quali vie la comunità cristiana può intraprendere perché questo stile sia facilmente visibile e fruttuoso? Come si incarna il cammino ecumenico nella nostra Regione?
2/2 È ancora giusto dire che il tessuto produttivo marchigiano, basato sulla piccola e media impresa, risente forse meno di altri dello svuotamento di senso del lavoro? Come sviluppare un corretto rapporto tra localismo e globalizzazione? Come conservare il patrimonio dell’antica cultura contadina e come valorizzarlo? Quale interazione con i modelli legati a industria, artigianato, servizi?
2/3 La trasmissione della fede passa attraverso le relazioni. La società marchigiana è solidamente costruita su di una trama di relazioni familiari, sociali e intergenerazionali, ma questo tessuto vive oggi forti tensioni e rischia la lacerazione. Come aiutare la famiglia a non perdere il suo ruolo centrale, soprattutto in ordine all’educazione? In modo particolare, come possiamo aiutare le nuove generazioni e le donne ad essere protagonisti del rinnovamento della Chiesa e della società?
3. VIVERE OGGI LA FEDE IN GESÙ CRISTO(FEBBRAIO – APRILE 2013)
TEMPO DI QUARESIMA E SANTA PASQUA
Gesti:
Domande
3/1 Come verificare che la nostra fede sia davvero espressione dell’incontro vivo e dinamico con Gesù Cristo, Signore della vita e non solo un insieme di tradizioni, pratiche religiose e buoni sentimenti? Come ravvivare la trasmissione della fede incentrata sulla persona reale di Gesù Cristo e non solo su principi e valori genericamente definiti cristiani? La catechesi, la liturgia, la carità che viviamo nelle nostre comunità sono percorsi che nascono e conducono in verità e grazia all’incontro con Gesù Cristo, sacerdote, re e profeta?
3/2 Per leggere la storia occorre lasciarsi illuminare dalla parola di Dio e dall’incontro con Gesù Cristo. Potrebbe essere opportuno, parafrasando una frase ben nota, fare «meno Lectio divina ma più Lectio», puntare più a occasioni in cui vivere l’intero percorso della Lectio piuttosto che moltiplicare incontri in cui si riesce a vivere comunitariamente solo una delle fasi? Come le nostre comunità possono collegare la Parola domenicale ascoltata e meditata alla vita dei territori e delle persone?
3/3 Come operare un attento discernimento sulle nostre tradizioni religiose, su tutte le forme devozionali e di pietà popolare esistenti per ri-orientarle secondo la centralità del Crocifisso Risorto o avere il coraggio di rinnovare ciò che offusca questa centralità e non sa più
parlare all’uomo di oggi? Come rendere, ad esempio, le nostre feste patronali prima di tutto espressioni di fede senza togliere la dimensione ludica, conviviale e aggregativa?
4. TESTIMONI CREDIBILI DELLA FEDE(MAGGIO – SETTEMBRE 2013)
TEMPO DI PASQUA E TEMPO ORDINARIO
Gesti:
Domande
4/1 Come passare da una vita di fede fatta più di «tradizioni» e di riti che di vissuto, alla costruzione di un nuovo contesto in cui la fede sia veramente incarnata nella vita, con un forte impegno nei cammini educativi e di catechesi, proposti in modo trasversale e integrato attraverso la collaborazione e il contributo di tutti i settori della pastorale?
4/2 Quali forme nuove di annuncio e di trasmissione della fede possiamo immaginare sia di fronte ai cambiamenti in atto sia per non restare schiacciati nella gestione del presente e nella logica riduttiva della «prassi sacramentale»? Come portare la sempre feconda novità del vangelo in tutti gli ambiti di vita, scuola, economia, politica, cultura, valorizzando la missione e le competenze dei laici?
4/3 Mettere al centro la persona e il suo vissuto ci impegna a ridefinire la nostra pastorale nei suoi tempi, nei suoi ritmi, nelle sue modalità; quando tutto è routine con difficoltà intercettiamo passaggi determinanti della vita. Alla luce di valori quali l’essenzialità, la semplicità, la sobrietà, come declinare secondo le priorità degli uomini e delle donne del nostro territorio gli ambiti di vita che il Convegno ecclesiale di Verona ci aveva indicato?
4/4 La Chiesa non è «fuori» del mondo o «contro» il mondo e nemmeno semplicemente di «fronte» al mondo, bensì «nel» mondo e «per» il mondo. Come favorire il rinnovamento di espressioni di fede delle nostre comunità ecclesiali perché siano rispondenti al cammino dell’uomo? Come farsi promotori di nuovi stili di vita «alti» capaci di suscitare domande più che dare immediatamente
risposte?
4/5 Finito il tempo dei campanilismi e delle parrocchie autoreferenti, come crescere verso un volto di Chiesa sempre più disegnato dalla comunione di carismi e ministeri? Come dare un volto pienamente comunionale e familiare alle nostre comunità? Di fronte a famiglie in difficoltà, a persone ferite dalla vita, a comunità senza speranza di futuro, quali esperienze sono in atto nelle nostre Chiesa («famiglia di famiglie») e quali possono essere promosse per ascoltare e accompagnare, sostenere e prendersi cura?
5. «ALZATI E VA’…» CHIESE DELLE MARCHE IN CAMMINO
(OTTOBRE - NOVEMBRE 2013 ) TEMPO MISSIONARIO
Gesto:
PREGHIERA
PER IL 2° CONVEGNO ECCLESIALE REGIONALE 2013
O Dio nostro Padre,
in te è la sorgente della vita.
Tu ci hai amato per primo
e hai inviato a noi il Salvatore e lo Spirito Santo
spalancando per tutti noi la porta della fede.
Guarda con amore le Chiese delle Marche
e rendi salda la fede del tuo popolo
affinché in ogni evento della storia
sappia lasciarsi educare dalla tua Parola
e rendere gloria alla tua opera di salvezza.
Rendici custodi del tuo amore.
Cristo Gesù, Signore nostro,
senza di te non possiamo far nulla.
Tu ci hai scelti e ci hai chiamato amici:
rendici tuoi discepoli, credenti e credibili,
capaci di amare te e i fratelli come tu ci ami.
Come il Padre ha mandato te,
così tu oggi dici a ciascuno di noi «alzati e va’…»
donaci di camminare con tutti, vicini e lontani,
alla luce della tua Parola e del tuo amore crocifisso,
nella gioia della tua risurrezione.
Rendici discepoli del tuo amore.
Spirito Santo, nostro Consolatore,
da te proviene ogni forza e grazia
per vivere e trasmettere il dono della fede.
Tu sei la luce che ci guida nel cammino:
illumina i nostri passi nel presente e nel futuro.
Tu sei la voce che parla al nostro cuore:
rendici autentici testimoni del vangelo,
ricolmaci del desiderio di annunciare Gesù
a coloro che cercano la speranza e il senso della vita.
Rendici annunciatori del tuo amore.
Signore, Dio nostro,
tu ci hai dato Maria, vergine di Loreto,
come madre e patrona,
come educatrice sapiente
come luminoso modello di adesione a te.
Raccoglici nella sua e nostra casa,
affinché formiamo una sola famiglia,
luogo santo in cui la tua Parola si compie
e il tuo volto si rivela.
Rendici testimoni del tuo amore.
Amen.