(Il Vangelo con papa Francesco)
§018#. Invece, nel Vangelo di Matteo appare un giovane (cfr Mt 19,20.22) che si avvicina a Gesù per chiedere di più (cfr v. 20), con quello spirito aperto tipico dei giovani, alla ricerca di nuovi orizzonti e grandi sfide.
In realtà, il suo spirito non era così giovane, perché si era già aggrappato alle ricchezze e alle comodità.
Con la bocca affermava di volere qualcosa di più, ma quando Gesù gli chiese di essere generoso e di distribuire i suoi beni, si rese conto che non era capace di staccarsi da ciò che possedeva.
Alla fine, "udita questa parola, il giovane se ne andò, triste" (v. 22).
Aveva rinunciato alla sua giovinezza.
§143#. Giovani, non rinunciate al meglio della vostra giovinezza,
non osservate la vita dal balcone.
Non confondete la felicità con un divano e non passate tutta la vostra vita davanti a uno schermo.
Non riducetevi nemmeno al triste spettacolo di un veicolo abbandonato. Non siate auto parcheggiate, lasciate piuttosto sbocciare i sogni e prendete decisioni.
Rischiate, anche se sbaglierete.
Non sopravvivete con l'anima anestetizzata e non guardate il mondo come se foste turisti. Fatevi sentire! Scacciate le paure che vi paralizzano, per non diventare giovani mummificati.
Vivete!
Datevi al meglio della vita!
Aprite le porte della gabbia e volate via!
Per favore, non andate in pensione prima del tempo.
§079#. La cultura di oggi presenta un modello di persona strettamente associato all'immagine del giovane. Si sente bello chi appare giovane, chi effettua trattamenti per far scomparire le tracce del tempo. I corpi giovani sono utilizzati costantemente nella pubblicità, per vendere. Il modello di bellezza è un modello giovanile, ma stiamo attenti, perché questo non è un elogio rivolto ai giovani. Significa soltanto che gli adulti vogliono rubare la gioventù per sé stessi, non che rispettino, amino i giovani e se ne prendano cura.
§§145#. Contrariamente a quanto molti pensano, il Signore non vuole indebolire questa voglia di vivere. Fa bene ricordare ciò che insegnava un sapiente dell'Antico Testamento: "Figlio, per quanto ti è possibile, trattati bene [...]. Non privarti di un giorno felice" (Sir 14,11.14). Il vero Dio, quello che ti ama, ti vuole felice. Ecco perché nella Bibbia troviamo anche questo consiglio rivolto ai giovani: "Godi, o giovane, nella tua giovinezza, e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. [...] Caccia la malinconia dal tuo cuore" (Qo 11,9‑10). Perché è Dio che "tutto ci dà con abbondanza perché possiamo goderne" (1 Tm 6,17).
§293#. La seconda sensibilità o attenzione consiste nel discernere. Si tratta di cogliere il punto giusto in cui si discerne la grazia dalla tentazione. Perché a volte le cose che attraversano la nostra immaginazione sono solo tentazioni che ci allontanano dalla nostra vera strada.
Qui devo domandarmi che cosa mi sta dicendo esattamente quella persona, che cosa mi vuole dire, che cosa desidera che io capisca di ciò che le sta succedendo.
Sono domande che aiutano a capire come si agganciano fra loro gli argomenti che muovono l'altro e a sentire il peso e il ritmo dei suoi affetti influenzati da questa logica. Questo ascolto è volto a discernere le parole salvifiche dello Spirito buono, che ci propone la verità del Signore, ma anche le trappole dello spirito cattivo, i suoi inganni e le sue seduzioni.
§299#. Cari giovani, sarò felice nel vedervi correre più velocemente di chi è lento e timoroso. Correte "attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci".[164]