Dentro la Parola

riprendere continuamente e pazientemente il cammino della verità

I Domenica di Quaresima - 17.02.2013 - Appunti.

 

Filosofia del mondo e Luce della tua Saggezza...

Riprendere sempre il cammino della Verità. E' il combattimento (specialmente) quaresimale. Sta scritto.  E' stato detto...

Panem et... circenses... dell'Imperatore-signore.

Il mio, come quello di Benedetto 16º, è il cammino personale dietro la Parola di Dio, ed è pastoralmente un porgere e riporgere infaticabilmente  la sua Verità, così combattuta e disprezzata. 

Ora, ad esempio... il primo programma radio della Rai da un paio di ore parla ed esalta Giordano Bruno, la sua cosiddetta filosofia, da spirito bollente più che da pensatore, da schiavo della passionalità più che da persona davvero libera. Il suo irrazionalismo capriccioso, viene esaltato, non la fede nel vero Dio e nella sua rivelazione. Come hanno il coraggio di definire "religioso" il suo comportamento? Religioso senza Dio! Religioso senza Fede, quella di Gesù. Fede rivelata e ben custodita dalla Santa Chiesa.

  

Certamente occorre ammettere, con tristezza, che 500 anni fa "quegli" uomini di Chiesa lo hanno ucciso...  

Certamente 500 anni fa, mezzo millennio fa, in America hanno compiuto. delle esecuzioni, applicando la pena di morte (allora ammessa e praticata assai spesso...) ma erano davvero terrorizzati dai culti cruenti degli indigeni...

Hanno tentato di difendere la Verità per mezzo della forza, oggettivamente con la violenza.

  

Abbiamo sbagliato e assai. Ma l'abuso non toglie l'uso né può giustificare il disimpegno.

 La parola di Gesù deve illuminarci tutti e sempre di più.

-"Non di solo pane ...

-"Adorerai soltanto il Signore Dio tuo...

-"Non metterai alla prova il Signore...

  

Come vivere le esigenze della verità della Fede di fronte a ottusità, a superficialità, a esaltazione  del paganesimo nel tentativo dichiarato di volerlo restaurare? E come "leggono" la storia del Cristianesimo di fronte al paganesimo!  E come "leggono" la cultura cristiana, la morale, l'educazione...  Ma l'IGNORANZA CULTURALE dei cristiani d'oggi è senza limiti e difficilmente potrà essere purificata e ribattezzata...

Il vero odio, dunque, non è contro o a motivo della nostra indegnità morale (che, anzi, quasi benedicono perché più o meno inconsciamente legittima, "razionalizza" e giustifica ogni atteggiamento immorale, nichilista, ateo, disperato, cinico...

In definitiva si tratta di un odio che è INNANZITUTTO contro di Te, Signore, contro la tua VERITA', contro la tua parola che è eterna...

"Se hanno odiato me, odieranno anche voi..."

 

Fa', o Signore,  che l'indomito esempio di Benedetto 16º ci parli sempre più, e richiami tutta la Chiesa al lavoro più urgente che è quello nella vigna della verità, della tua parola, della conoscenza e, certamente anche  della conseguente sequela totale e autentica, con la forza dello Spirito...

Quaresima, lotta nel deserto.  Anno della Fede. Spero di non aver capito bene che, cioè, qualcuno voglia metterlo da parte con la rinuncia del Santo Padre.   Questo qualcuno non ha ancora capito niente.

Fa' che reimpariamo la chiara professione di fede, la testimonianza anche con parole umane molto più esplicite e precise...  

 

Devo confessare che non avrei mai immaginato di dovermi scontrare con una avversione tanto agguerrita contro la fede, una lotta che si presenta come "nuova evangelizzazione" contro la bellezza del tuo volto. Una distorsione e stravolgimento immani. Così i media, così raccontano i genitori, i figli, la scuola. i bambini. Ogni parola è distorta, stravolta. Proprio da Apocalisse. Persino il linguaggio è stravolto. Altro che Pentecoste, lingue di fuoco!  La lingua del serpente, il più "astuto"...

 

In questo nostro deserto fa', o Signore,  che sappiamo e vogliamo lottare contro il Maligno, le sue seduzioni e la nostra... dabbenaggine... 

Ma dobbiamo essere come Gesù, trentenne e forte... ? Come lo sportivo Wojtila? Non banalizziamo la vita dello Spirito!

 

 "Ho creduto perciò ho parlato ..." 

e devo parlare più forte, più a tono,  più pronto, con più velocità ...

 

"La bocca del sacerdote custodirà la tua parola" . Grazie Benedetto 16°, per ill tuo servizio alla Verità. Hai ribadito e, anche con la tua rinuncia ce lo spiattelli sotto gli occhi, che la prima carità è la Verità di Cristo. E noi, sacerdoti, religiosi e "operatori" pastorali,  a questo siamo specialmente consacrati.

Preghiamo!

 

 

 

Adorare e ringraziare il Signore


Appunti 10 febbraio V Domenica Anno C

   

11 febbraio

ANCORA una volta mi sento in sintonia e in sincronia col Santo Padre mediante le parole della Liturgia domenicale, la semplice e ordinaria guida della Chiesa. Avverto spesso "coincidenze" che in realtà esprimono e rivelano la sostanza della vita della fede. Parole e immagini che (spesso) mi hanno fatto "prevedere" gesti imprevedibili nel dettaglio e perciò sempre sorprendenti.

 I sentimenti sono tanti... perciò procedo così, un po' molto a braccio...

Il desiderio di rinnovamento, di ringiovanimento, l'anno della fede addormentato e addormentata, il profondo desiderio di un Benedetto... benedettino che dell'"Ora et labora" privilegia OVVIAMENTE ma anche emblematicamente ed esemplarmente la preghiera e l'Adorazione... Perfino le mie piccole, paesane e "insignificanti" Quarantore per l'adorazione eucaristica... sono misteriosamente in sincronia con imprescrutabili... segni dei tempi.

(E senza campanilismo ho postato una foto generica del papa in Adorazione, piuttosto che quella, indimentiicabile,  del CEN di Benedetto XVI in Ancona nel 2011).

Lo stesso "Duc in Altum" del Vangelo domenicale della pesca (miracolosa) risuona come uno shofar penetrante nel cuore di Pietro e della Chiesa del terzo millennio già molto... inoltrato. E chiama in adunanza sacra per l'anno della fede, urgentemente da CONOSCERE e vivere. E ti chiedi: dov'è stato nascosto il CCC? Il Compendio? L'amore per la Bibbia? La Confessione e la direzione "spirituale"?... La santità giusta... Dov'è finita l'"immagine" (!) di Dio?

La mia stessa stanchezza, quella dei miei confratelli, l'avvitarci noiosamente su una diagnosi infinita e ripetitiva che non sfocia mai in un corale e sostanzioso rinnovamento...

L'assurdità della mancanza di vera comunicazione/comunione nella chiesa, la frammentazione in tanti movimenti, la burocratizzazione della vita ecclesiale...

La secolarizzazione montante anche all'interno della Chiesa, carenza e disprezzo di una vera solida e saggia spiritualità... e soprattutto la scomparsa o mancanza del senso della misteriosità di Dio, la materializzazione tecnicistica di un Gesù incarnato... abusivamente , deformato, strumentalizzato, messo in castigo anche in chiesa, nella Messa e nei Sacramenti. E nelle famiglie.

  

Le parole della Liturgia... l'antifona iniziale - che da il LA al nuovo corso paragonabile, si spera, come ad un nuovo tipo di Concilio non più  "formale" e parolaio.

Spero fortemente che questo gesto, che è anche di umiltà, faccia uscire la chiesa dall'impasse, dallo stallo e dall'attesismo.

Insomma: uno scossone tipo Pentecoste, con una ripartenza calda ed entusiasta, vita, colore, calore, libertà. L'essenzialità e la concretezza dello Spirito... Democrazia? Forse, ma non formalistica come quella di cui abbiamo la triste nausea.

 

 

Vita di PREGHIERA: Adorare e ringraziare il Signore Dio.

L'icona scelta (e sono felice di ribadire: scelta prima della notizia ) è quella essenziale e centrale, quella dell'ESODO (siamo ormai dentro la NUOVA esperienza dell'Esodo, della Quaresima...) e ricorda il primo Comandamento, Mosè, il vitello d'oro e, in filigrana, il Compimento portato da Gesù. Con la instancabile messa in guardia, da parte (anche) di Benedetto XVI, di non deformare il secondo comandamento che, senza il primo, ritornello ANCHE di Benedetto XVI, diventa una caricatura. E' questo il (corrente) Kulturkampf... che oggi si combatte anche dentro il mondo religioso.

Ovviamente è solo un inizio (si spera). Non siamo arrivati! Si parte. Armiamoci e... partiamo.

Adorare e ringraziare il Signore.   Benedetto XVI e... Salmo 94 dell'Antifona. Santo, Santo, Santo il Signore...   di Isaia e del "Padre Nostro".

 

================ Ma questi mi stanno a copiare o... è la stessa fonte che ci guida tutti? La LITURGIA...

Mercoledì 20 febbraio 2013 Quaresima: tempo di riflessione e di preghiera Dall’Avvenire: Benedetto XVI in ritiro spirituale ha molto gradito e fatta sua la frase pronunciata dal Cardinale Ravasi, predicatore degli esercizi spirituali, al Papa e alla Curia Romana.   Come Mosè  in preghiera sul monte 

  

Conoscere e riconoscere davvero Gesù


Appunti - IV domenica - anno dispari

 

A casa sua. Ancora una volta: Gesù non viene accolto come Messia. Tanto meno come IL Figlio di Dio. Come nella nascita, nel presepio, nel Prologo di Giovanni...

Volevano UCCIDERLO, subito. Cominciamo bene!  E così finirà: "Ha bestemmiato"!, è reo di morte... Aspettavano da secoli. E' giunto. "Non può essere!".

 

Perché (anche noi) ABBIAMO PAURA di "rivedere" il fondamento?

Perché "rivedere" significa anche mettere in dubbio, rinunciare - sia pure per un momento - al sostegno delle nostre certezze, temiamo che TUTTO crolli. Un blackout, sia pure brevissimo. E PUO' (non ncessariamente!) creare paura, panico.  

Qualche fedele ha anche lo "scrupolo" nel porsi e porre domande sulla fede. Non è uno spirito libero. Dio DIALOGA. Noi "dis-corriamo", spesso camminiamo soltanto, e... molto adagio. E' la nostra condizione umana, che Dio conosce e rispetta e che assume Egli stesso. 

Non sarebbe il caso, invece, proprio nell'ANNO DELLA FEDE di approfondirla con TUTTI i "fedeli", specialmente con i PRATICANTI (ancor più con i... PRATICONI, i cristiani "ad orecchio" talvolta proprio lungo?). Abbiamo paura di confrontarci con Ges? Noi lo riconosciamo? Lui ci riconosce com VERI SUOI discepoli? 

Paura? Pigrizia? Sfiducia nella Verità?

Lo stesso vale anche per chi si consegna - la "resa" - ad un fondamento "qualsiasi", anche se più o meno consciamente falso. Stesse cecità, slealtà con se stessi e illibertà...  Come per chi dice (qual sapienza!) "In "qualcosa" bisogna pur credere"... Resa, capitolazione,  sfiducia, viltà...

COME  ristudiare (e vivere) i RUDIMENTI (almeno!) della Fede? Non possiamo accontentarci del solo momento di una diagnosi ormai noiosa, scontata, ripetitiva e... infinita! ALZIAMOCI! E' già troppo tardi! RIevangelizziamoci e rievangelizziamo! Senza aspettare la formula perfetta. Che non ci sarà mai. 

Il "siamo tutti Pastori..." però genera ulteriore e qualunquistica confusione. Richiama alla mente, per fortuna,  anche la domanda (retorica) paolina: "Sono tutti Maestri?"?  Evidentemente si può cadere in un equivoco, non voluto.

CHI COMINCIA?

Riprendiamo il CCC o il suo Compendio? (E il Codice di Diritto Canonico!). Prendiamo coscienza anche della "neovulgata", la "bibbia" dell'"informazione politicamente corretta"...? E' ora scossa di farci sopra qualche attenta riflessione! Il Papa e i Vescovi ci aiutano ma nella BASE non c'è sufficiente risposta e non c'è neanche adeguata attenzione. O siamo tta e sola base..., quella postconciliare, per intenderci.  

Anno della fede... 

SOLO INSIEME possiamo riprenderci. Base e Pastori simo un solo Corpo. Se lo siamo. Le stesse ASSOCIAZIONI, gruppi e gruppetti sono troppo dispersi ed autoreferenti. Fanno spesso la stessa cosa, separatamente, ognuna col suo gruppetto, nel suo spazio... sprecando tempo, energie e mezzi. Con una programmazione un po' più intelligente riusciremmo meglio, per quanto sta a noi. E saremmo meno frustrati o allarmati. Sicuramente meno dispersi. Comunione oggi vuol dire anche comunicazione, veloce e precisa e capillare. 

 

San Paolo oggi ci propone l'inno alla CARITA'.  Mi chiedo anche se la Chiesa riesce, oggi, nel glopbale e nell'interconnessione,  a PRESIEDERE LA CARITA'. Anzi metto sul tavolo anche la domanda se proprio la Chiesa deve presiedere... 

Un esempio: l'aiuto alle Missioni, con quale criterio. Se un qualche buon criterio c'è. Chi da? Chi riceve? Che cosa?...

 

Fede e vita di fede. Abitudini da rinnovare e convertire. Gli estranei/stranieri nelle nostre comunità. In relazione agli "addetti ai lavori"... Chiesa, comunità, Associazioni.


Conoscere e riconoscere Gesù, il Messia, il Salvatore... Cosa significa per chi non si pone mai la domanda? E... Figlio di Dio?

La contrapposizione, poi, tra CONOSCENZA della fede e pratica delle opere buone talvolta sembra addirittura diventare odio per la Verità "formulata", che per "molti" (Pilati!) non ha neanche diritto di esistere. Tacciata di nozionismo ed astrattismo... Non per nulla ristampano ancora la (costosissima) storia del dogma di Harnack...

Senza CARITA' c'è solo esteriorità (peggio se non c'è nemmeno quella!) ma qual è la VERA carità? O vale il  Va'dovetiportailcuore? mistificando puerilmente l'"ama e fa' quello che vuoi" di S. Agostino?  

  

"Solite" domande, ineludibili eppure eluse e combattute anche... "nella propria casa"... dove non manca chi attacca persino il S.Padre che, come i suoi Predecessori, serenamente continua a mantener saldo il fondamento della Fede.

E' facile anche oggi essere ipocriti [come Anania e Zaffira] nascondendosi dietro le buone opere: (peggio se mancano anche quelle!). Ma la sola solidarietà non basta! E la Chiesa DEVE, noi dobbiamo,  continuare pazientemente a proteggere innanzitutto "il fondamento", e innanzitutto con la parola. Certo anche con le opere. (Unum facere ed aliud non omittere): "fare" entrambe le cose". Preghiera ed azione. Fede e carità. Silenzio e professione di fede.  Senza rifugiarsi in una nicchia né di parole esatte né di opere pubblicitarie. Ad ognuno, poi, il suo carisma.

C'è una crisi di cultura che svilisce non solo la vita della fede, ma tutta la vita della società. Raggiungiamo allora anche la scuola, i media, l'arte, le comunicazioni...  Almeno... svegliamoci e RIcominciamo a sperare. 


MA QUANDO?


Un altro sassolino.

La carità è la più grande: sì, ma senza fare... i furbetti! Senza stravolgere il senso! Perché il senso è che quando la fede non sarà più necessaria, quando saremo giunti a vedere Dio faccia a faccia... certo resterà solo e per sempre la Carità. Ma ORA è LA FEDE, non il nebuloso e "psichico" sentimento/sentimentalismo, che FONDA SULLA ROCCIA tutta la vita, e che anima anche la Carità... 

Conclusione? Pratica! Vediamoci anche  Mercoledi per intrattenerci con Dio leggendo gli ATTI DEGLI APOSTOLI..., per alimentare la Fede e la Carità nella Verità...

A livello diocesano ci sono FOP, Corsi per Catechisti ecc.

Il primo passo è e deve restare la LITURGIA FESTIVA, presa sul serio, con fiducia ed entusiasmo. Diceva già l'Autorer della lettera agli Ebrei: "non disertate le assemblee"... Dio mio, dacci una spintarella più forte! Se Ti conoscessimo un po' di più! Se sapessimo presentarTi con parole più precise...  La prima Carità è donare e portare Gesù.

Domenica 27 gennaio 2013 - La gioia del Signore è la nostra forza

 Appunti.

Sento profondamente le Letture di questa Domenica: esplicitamente al centro c'è la gioia che viene dalla Parola di Dio.

  

E' URGENTE, perché...

troppo grandi sono la freddezza e l'indifferenza della "folla" che talvolta ancora continua persino a recriminare che "la chiesa" non permette (!!) di entrare nelle Scritture.

La formazione dei formatori , degli operatori pastorali, dei mezzi di comunicazione , a 360°...   E' difficoltosa! Certo non può essere una passeggiata, è sicuramente fatica...

  

E invece!

Il ritrovamento e poi la lettura dall'alba a mezzogiorno, della Torah "ritrovata": è la  consacrazione del tempio ricostruito. con la gente che piange dalla gioia per la parola di Dio. Quante volte le folle , sì le folle, seguono Gesù per ascoltare la parola , dimenticando persino di mangiare ... e oggi ci chiedono : "quando finisce?"!

Parola di Dio, Tempio, Gesù, Eucaristia, adorazione formale e sostanziale, con la preghiera e  la vita di servizio.....

  

Ancora la Parola al centro.

San Luca ci mostra [non per nozionismo o curiosità... storiografica!] la nascita del (suo) Vangelo: dalle Memorie dei fatti (innanzitutto!) e degli insegnamenti di Gesù, raccolti dai fedeli per non dimenticare, alla composizione ordinata, ordinatissima

E  San Luca, a nome di Dio ispirante, insiste sulla Tradizione ORALE,  dei primi terstimoni oculari, gli Apostoli, la Chiesa. La Memoria viva, vissuta e assistita dallo Spirito Santio.

San Luca con  il suo Vangelo  ci mette in carreggiata, insistendo innanzitutto  - per noi psicoterapeuti del 3° Millennio! - sulla Motivazione: perché tu possa avere un fondamento sicuro e solido per la fede che già professi...  O che ripetiamo come dei pappagalli o dei CD o dei file, materialmente, senza pensiero e senza essere coerenti nella vita... Viva la Tradizione. Abbasso il tradizionalismo...

  

E ancora la Parola al centro (doppio centro! il Verbo che parla...):

Gesù che "va su, a leggere", come noi la Domenica, sull'ambone

E attesta di essere IL MESSIA, il "consacrato" a portare ai poveri il lieto annuncio... La Parola si compie, si avvera. E si presenta innanzitutto come Messia, senza esplicitare subito - per non... irritare! - di essere Dio vero da Dio vero. Piano piano, con amore e mansuetudine. 

La conclusione della riflessione e della preghiera con la parola di Dio ci viene proposta da San Paolo. Usa, anche lui, l'apologo delle membra di un corpo unico che è il corpo di Cristo. Non può esserci disinteresse o individualismo. Se un membro soffre tutto il corpo soffre se un membro è onorato tutto il corpo è onorato. E non solo per il pane che perisce, ma INNANZITUTTO per il regno di Dio e la sua santità. 

  

SEMPRE con pazienza e mansuetudine, nella preghiera, con lo Spirito Santo: San Luca ce lo ripropone sempre. E con tanta FIDUCIA.

  

Bisognerà pensare anche al modo con cui ad annunciare il Vangelo , senza addossare sempre le responsabilità e le negligenze agli altri. E' certo però che le distrazioni e le sirene del mondo sono tante, oggi più che mai

 

RITORNELLO:   sempre con tanta ... pazienza e mansuetudine. 

e almeno ogniu tantio con qualcosa di nuovo , da cercare e INVENTARE, superando la tristezzae la fatica con la gioia.

LA GIOIA DEL SIGNORE E' LA NOSTRA FORZA. Ce l'ha detto il Signore non ieri sera ma con Nehemia, qualche millennio  fa!

 

SUBITO invito a frequentare catechesi con e per gli adulti, (con gli Atti  degli Apostoli, il mercoledi sera,  senza pigrizia: la tua parola Signore è spirito e vita!  Ma in Parrocchia c'è poca vita e formazione spirituale, evangelica. Magnate, Pasquella, S.Antonio, Carnevale, "socializzazione",  ecologismo, oratorio=giocatorio... e simili... e i ragazzi mettono Natale e Carnevale sullo stesso piano. I ragazzi.

Rinforziamo IL FONDAMENTO, per non costruire "sulla sabbia"...

"Madre Teresa faceva"!

Sì, DOPO aver pregato a lungo e dialogato con Dio per mezzo della Parola. Le sue opere son il FRUTTO DI un albero amorevolmente e pazientemente coltivato. Non c'è frutto senza albero dalle sane radici... Madre Teresa sispiega da sé! Il suo volto gioioso è la Parola di Dio riflessa per noi.

Giovani e famiglia, prima di tutto

Appunti per la settimana 20-27 gennaio 2013 - II del T.O.

 

Ho fatto un dispettuccio (al Signore!) sottolineando la frase della preghiera iniziale (Colletta) "...Tu che GOVERNI  l'universo..."  Soprattutto è la parola  Governi  che urta...

 

Gesù inizia la sua vita pubblica, la sua missione di Messia atteso da secoli, salvatore del mondo, dell'universo e della storia  in una FAMIGLIA,  alle NOZZE.

"Perde" altro tempo (dopo i 30 anni da... artigiano... "giocando" a fare un miracolo così apparentemente MARGINALE, provvedendo al vino  in una festa.  O no?

CAMBIARE, trasformare, non lasciare le cose così come stanno  (acqua in vino e vino nel suo sangue...) è proprio la sua missione. E' la NUOVA CREAZIONE, il nuovo ADAMO ed EVA figli di Dio rinati nello Spirito...

E' festa, è gioia!

Molto bella la frase della preghiera dei fedeli: "cambiare in gioia il nostro grigiore quotidiano", senza troppe allusioni, dal clima economico, culturale, politico, giuridico... dal  linguaggio superficiale, vuoto e deviante, da quasi tutto...

Prendere coscienza della scomparsa della VERA festa...

Oggi attorno a Gesù è vera festa, viviamo LA GIOIA, almeno nella speranza: per me, per noi  il passaggio da acqua a vino. Le nozze sono  festa, con la gloria di Gesù e l'onnipotenza di Maria.

Questa è una liturgia di festa, FESTA  di FAMIGLIA. Giovani sposi. Felici del momento magico dell'essere GIUNTI alla MATURITA'. Non si parla nè dei Genitori né dei Suoceri...

Oggi bisogna farlo notare, specie a chi - non molti ma chiassosi - restano per libertà egoistica - SINGLE...

Il Matrimonio, invece, E' festa. E non festa bisingle! E' festa pubblica, aperta. E' comunione. 

E poi

questa festa di famiglia è sottolineata oltre che dal vino del Vangelo - e di tutta la S.Messa - anche "semplicemente" dal pane di S.Antonio abate, del santo di cui oggi facciamo memoria domenicale.

Basterebbe aprire i polmoni in un minuto di tranquillo silenzio, contemplare il pane offerto e sistemato sull'altare. Ed il suo profumo. 

Contempliamolo in silenzio! Ringraziamo il Signore per questa meraviglia di natura da Lui creata e non cresciuta da sé come il PIL globale, per caso...!

Ringraziamolo per il pane che C'E' nelle nostre mense, a casa, in famiglia. Con la magia (anche se appena accennata, forse quasi scomparsa) dello spezzare, distribuire - e non sprecare -  il pane. In una alleanza di comunione familiare.

Il pane del lavoro. Specialmente quando non c'è o è a rischio. Specialmente per i bambini.

Il pane dei poveri. Di tutto il mondo, cominciando dai vicini.

E perché c'è chi lo spreca, lo butta mentre tanti non ne hanno nemmeno un tozzo rinsecchito, che bramano. Perché?...

Messa, gioia, significano anche questo: chiederci - e fare qualcosa: "Perché?" 

 

COSI' riceveremo e adoreremo felici e protesi al cammino,  il PANE CONSACRATO  che è GESù STESSO,  sull'altare, insieme, in comunione, in spirito di famiglia.

 

E non finisce qui!

La gioia, il pane. l'amicizia, il clima di famiglia fra noi e con tutta l'umanità. Con propositi seri e concreti.  Specialmente - in questa settimana di preghiera per l'UNITA'/Comunione di tutti i Cristiani della terra: Cattolici, Ortodossi greci, russi e vari, Protestanti, Anglicani...

Bella liturgia,(liturgia vuol dire proprio servizio, opera  "di popolo"). E più semplice e concreta di così non potrebbe esserci. Ma oggi facciamo festa anche con gli animaletti, in ricordo di S. Antonio, benedetti da Dio fin dall'inizio della Creazione ed oggi qui come contesto più esteso e completo della nostra vita, amici di viaggio...

 

Solo sentimenti, emozioni, parole? 

Signore aiutaci ad amare il tuo creato. A cominciare da Adamo ed Eva, una cosa sola. A costruire le nostre case chiesa domestica, parrocchie, città e... il mondo intero. 

In Comunione. Tra noi. Soprattutto con Te, creatore e strutturatore della nostra persona, amore e vita.

Un cuor solo e un'anima sola, come uno solo è il TUO Pane.  Un solo Battesimo, esigente, una sola fede. Nella ricchezza dei carismi e delle diversitò unificate dall'amore.

 

Bella Liturgia.

Signore aiutaci a ricordarcene nei 10.000 minuti da una Messa domenicale all'altra (se il Celebrante non supera gli... 80 minuti).

 

Il titolo scorrevole è del quotidiano Avvenire e mette in luce - con l'Azione Cattolica - l'urgernte PRIORITA': Giovani e FAMIGLIA. Che, semplicemente significa: FAMIGLIA.  Da cui ri-COMINCIARE, come Gesù. Trasformando l'acqua in vino. E con il PANE. E gli animaletti, per non essere troppo centrati su se stessi...

E' imminente la GIORNATA PER LA VITA  (Domenica 3 febbraio). Ha come logo un abbraccio meraviglioso, ineffabile! Che prospettiva! 

Animo fratelli! Gesù iniziò a mostrare la sua gloria in una famiglia, alle nozze. Il pane c'era E (anche lì, ciò nopnostante, mancava la gioia del vino, "spirituale", dei valori...  Questione di FEDE)

E i suoi DISCEPOLI credettero in Lui. 

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Certo, ho saltato la teologia di GESU'-sposo... ma è pur sempre presente nel sottofondo di tutto il commento. Se Gesà comincia dalla famiglòia vuol dire che la famiglia gli piaceva!  Lui stesso E' lo sposo, lo sposo MODELLO, pur essendo fecondamente single... (come la feconda Verginità della Madonna che - nemmeno a farlo apposta! - è anche la Protagonista in un... Matrimonio! - Un po' come il prete e la suora "celibi"...).

Il seguito della riflessione... aggiungetelo voi, nella vostra propria vita ed esperienza personale. E non prendete la scusa che è già stato detto tutto...

Ciao! (E di vino non più di un bicchiere, lontano dal volante...).