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CASINI: "DISCRIMINAZIONI VERE E NON PRESUNTE"
«Ciò che soprattutto indigna riguardo al dibattito sull’omofobia è l’affermazione dell’urgenza della
legge» commenta Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita. «Se, da un lato, si vive
l’approvazione della proposta in un clima da ultima spiaggia, dall’altro si evita accuratamente
di affrontare argomenti ben più importanti ed urgenti. Ogni giorno vengono distrutti figli
concepiti naturalmente o in provetta ma non si ritiene urgente una riforma dei consultori familiari
per trasformarli in strumenti univoci di tutela del diritto alla vita, capaci di restituire alla donna la
libertà di non abortire; non si fa nulla per evitare che famiglie spinte dalla crisi sotto il livello di
povertà siano spinte a rifiutare il figlio inatteso; non si prende in considerazione la richiesta di
definire lo statuto dell’embrione umano per attuare compiutamente il principio di uguaglianza
tra tutti gli esseri umani come richiesto da tempo da una proposta di legge di iniziativa popolare
ribadita in tutte le legislature per iniziativa parlamentare.
«Invece si arriva a mettere a rischio gli equilibri politici per arrivare ad una legge
inutile, visto che la violenza e la discriminazione verso le persone omosessuali sono punite da
sempre dall’ordinamento giuridico, e dannosa se – come sembra – si vuole imporre uno
stravolgimento del concetto stesso di famiglia, quale descritta nella Costituzione italiana e
chiaramente supposta dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
«Si vuole lanciare in Italia ed in Europa una grande campagna contro ogni discriminazione?»
si chiede Casini. «Ebbene, noi ci stiamo. Ma nel rispetto di discriminazioni vere e non
presunte e secondo priorità fissate dai diritti umani. È, del resto, quello che i pro life
europei stanno già facendo in tutti i 28 Paesi comunitari per chiedere il riconoscimento di ogni
uomo, anche il più piccolo e non nato, come UnoDiNoi»
25 luglio 2013