Ci prepariamo, innanzitutto con la figura e l’esempio del Signore Gesù, alla Pasqua. Oggi la parola di Dio ci ricorda (ALMENO) tre cose.
* Innanzitutto la triste realtà del peccato, la sua presenza nella nostra vita. Ce ne dimentichiamo troppo facilmente o ci abituiamo e ci adattiamo al peccato come a qualche cosa di normale. E allora è bene che nella liturgia ci risvegli. Prima lettura, esempio da non seguire, il peccato di Adamo ed Eva, una fotografia della nostra vita. La loro sciocca autonomia, disobbediscono a Dio!
** La seconda lettura, tuttavia, ci rincuora. Sembra difficile, ma non lo è. Dice San Paolo (non solo come sua parola, ma soprattutto come parola di Dio) ci dice che dove è stato presente, e dove è presente, il peccato (con la cattiveria, l’odio, l’ingiustizia, la falsità, la violenza…) per colpa e ad imitazione di Adamo ed Eva, ora tuttavia per nostra fortuna c’è soprattutto la grazia e il dono di Dio, per merito di Gesù nostro Salvatore.
Non siamo più simili ad Adamo ed Eva trasgressori, ma siamo assimilati a Gesù figlio di Dio, in grazia della fede, del Battesimo e degli altri doni di Cristo. Se siamo uniti a Cristo abbiamo questa speranza, questa fede, questa fortezza, queste generosità… Abbiamo ora la certezza gioiosa con un buon fondamento, che è Cristo: se con il semplice Adamo ingabbiato nella cosiddetta natura è abbondante il peso della cattiveria, del peccato, del male, uniti a Cristo sovrabbonda, è più forte, prevale, vince il bene, ciò che è amore.
Dunque ricordiamo le nostre fragilità e i nostri peccati, ma soprattutto affidiamoci a Cristo con la certezza della nostra crescita, rinascita, rinnovamento, superamento delle cattive abitudini.
Questa è la Quaresima, il nostro cammino. Semplice? Si e no! Certamente molto bello, un cammino che ci conviene, tutto a nostro vantaggio. Un invito a camminare, a vivere in modo nuovo. Almeno cominciamo! Almeno proviamoci!
Facciamo peccato quando sappiamo che una cosa è buona e noi, invece, facciamo il contrario perché - come Adamo ed Eva - scioccamente scegliamo non quello che è buono e giusto ma quello che ci piace capricciosamente.
Ma vicino a Gesù noi sappiamo vincere anche questa fragilità. E questo ci riempie di gioia e di speranza. Cristo ci rende ottimisti: possiamo migliorarci, possiamo farcela. Molto bello a questo proposito il ricordo delle cadute di Gesù durante la via crucis: cade, ma si rialza una volta, due volte, la terza volta…
Impariamo a confrontarci sempre non solo con l’Adamo naturale, ma soprattutto con Gesù nostro redentore. Egli ci ha trasformato, ha messo in noi come una vitamina, una marcia in più, la forza dello Spirito Santo… Se avessimo un granellino di fede! Ecco la Quaresima è il tempo del camminare con Cristo, portando gioiosamente e con fiducia la nostra croce, con Lui.
Non è bello rinnovarci? Rinascere come la primavera ormai vicina? Rivitalizzarsi! Ci prepariamo a celebrare davvero una nuova a Pasqua, la Pasqua di Gesù e, soprattutto la nostra Pasqua. O vogliamo restare pigramente quello che siamo e basta? Con Gesù possiamo rinascere già qui, senza attendere soltanto la risurrezione finale… È anche un ciclo naturale, annuale, dopo l’inverno viene la primavera, viene la luce. Cristo è la nostra vera primavera, Cristo è la nostra vera luce…
*** La terza cosa ci viene dal Vangelo, quello della Quaresima di Gesù, con l’incontro, che è uno scontro, di Gesù con il diavolo, Satana, Lucifero…
Impariamo diligentemente questo racconto delle tentazioni di Gesù: NON è UN RACCONTINO, non è secondario o quasi inutile! Ma è FON DA MEN TA LE! Come è… fondamentale il primo comandamento: amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore…
Non dobbiamo bloccarci per dire semplicemente: “quanto è bravo Gesù”! Certo che è bravo! Ma soprattutto deve portarci a riconoscere quanto siamo distratti e sciocchi noi nel farci continuamente sopraffare dal peccato. E Gesù l’ha sopportato apposta per noi, per aiutarci, per aprirci gli occhi. Non per “divertirci” con la spettacolarità di certi film, con corna, fuoco, racconti morbosi… Il diavolo lavora - sodo - soprattutto nascosto, non nella spettacolarità… Fomenta odio, ingiustizia e morte, non raccontini da film o romanzi perditempo.
Perché non c’è più, praticamente, la Confessione, il sacramento della Confessione? Perché siamo diventati talmente sciocchi da giustificare ogni cattivo comportamento, senza distinzione tra bene e male, tra lecito e non lecito.
- Gesù si dedica per 40 giorni e 40 notti al digiuno, alla preghiera, alla riflessione: ci ricorda anche i 40 anni del cammino dei nostri antenati nella fede che passarono dalla schiavitù di Egitto alla libertà della terra promessa, attraversando (faticosamente) il deserto.
- E’ un invito per noi al digiuno (rinunciando a qualcosa e donando qualcosa al prossimo) alla preghiera più attenta, al silenzio del deserto, e al dialogo con Dio.
40 giorni, 40 anni… Potrebbero essere semplicemente 40 secondi se il nostro cuore si aprisse… Ma siamo lenti, pigri, addormentati, con gli occhi chiusi
- Quanto grande è la presenza della parola di Dio (La Bibbia!) anche in questo
evento della vita di Gesù! Riprendiamo in mano il Vangelo, anche in famiglia, il Vangelo di Marco, un pezzetto ogni giorno…
- Ci stupisce il fatto che anche il diavolo conosce la sacra scrittura, però non la rispetta e la falsifica. Del resto il diavolo conosce Dio, più di noi, ma non lo ama. Comprendiamo la parola di Dio se l’amiamo, se la conserviamo nel nostro cuore e se la mettiamo in pratica. Il diavolo si maschera anche con la parola di Dio. Ma dietro c’è superbia, odio, discordia, vendetta…
- Gesù, il Figlio onnipotente di Dio, l’essere infinito, il più grande, il più bello, il più sapiente… Accetta l’umiliazione di permettere che il diavolo gli si accosti: l’essere più cattivo, più odioso, più brutto, più falso… Gesù ci dona anche questa sua prova per insegnarci come vincere la sciocca astuzia, apparentemente buona, del tentatore sempre in agguato dietro una bella maschera. E’furbo, il più astuto. Era un angelo, intelligenza sublime… ma superba.
Noi purtroppo siamo più sciocchi del diavolo. Diciamo che il diavolo non c’è. Diciamo che non c’è il peccato. E ci lasciamo prendere per il naso da tutto ciò che luccica ma che non è oro.
- In questo racconto il diavolo mostra ossessivamente il suo rapporto sbagliato con Dio. Ha un pallino, un chiodo fisso in testa: Io. Io. Io sono Dio, Io non servirò nessun altro al di fuori di me stesso. Io voglio che tutti servano e adorino me come Dio.
Ha paura di Gesù, che sia il Figlio di Dio: “sei tu Figlio di Dio, sei tu Figlio di Dio”… “No, Io sono Dio, tutta la potenza e la gloria del mondo sono mie. Adorami!” E Gesù si arrabbia: “Vattene Satana”!
E gli angeli, quelli buoni, simili a Dio (e a noi) per intelligenza e amore, si accostano felici a Gesù “e lo servivano”, cioè adorano Gesù, riconoscendo e contemplando in Lui il Figlio di Dio. (E ti pare poco?!)
Guardate: non solo Satana si crede Dio e vuol essere trattato e adorato e servito come Dio. Papa Francesco ce lo ha ricordato in questi giorni: anche l’uomo, scioccamente, spesso si crede Dio. Noi abbiamo il computer, abbiamo facebook, abbiamo auto da qui a…qui e un sacco (si fa per dire!) di debiti, disoccupazione, delinquenti e imbroglioni… Ma facciamo come ci apare, perché, tanto, Dio non c’è…
E noi diventiamo di nuovo schiavi, come gli antichi Ebrei prima dei 40 anni del deserto, schiavi d’Egitto… Noi rifiutiamo di riconoscere, amare e adorare Dio, il vero unico Dio, per strisciare ai piedi della moda, l’ingiustizia, la paura, la violenza, le baby e le madri squillo, ed i loro “insospettabili” clienti-professionisti, l’ignoranza…
Adorerai il Signore Dio tuo. A Lui solo renderai culto…
Ma… tu (vale anche per me!) ADORI, cioè dedichi la tua vita, i tuoi sacrifici, i tuoi progetti per chi? Metti DIO o TE stesso in cima ai tuoi progetti, desideri
Signore aiutaci in questa Quaresima a camminare per la strada bella - e un po’ faticosa - verso la libertà e la bellezza dello spirito. Il diavolo c’è. Ma non ci fa paura: ci sono anche i tuoi angeli, i tuoi santi, la Madonna e, soprattutto ci sei TU
Signore aiutaci a vivere una Quaresima per l’armonia con i fratelli, specialmente con quelli più bisognosi, più poveri.
Signore aprici gli occhi, la mente ed il cuore, rendici più sapienti, più fedeli, più veramente “furbi”, più veramente liberi.